Analisi di fabric in archeologia: proposta di un metodo per la raccolta e l'elaborazione dei dati mediante GRASS, PostGIS ed R

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Data
2009
Autori
Francisci, Denis
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Editore
Abstract
L'analisi di fabric (o dell'assetto spaziale) delle componenti di un deposito archeologico consiste, in termini generali, nella misurazione dell'orientamento di ogni singola componente rispetto ad un sistema di riferimento dato. Nello specifico: considerati 'a', 'b' e 'c', gli assi maggiore, intermedio e minore di ogni singola componente (pietra, tegola, frammento ceramico, etc.), l'analisi di fabric misura l'angolo di direzione (“bearing”) e di inclinazione (“plunge”) del piano individuato dagli assi 'a' e 'b'; i due parametri possono essere calcolati avendo come riferimento l'asse 'a' o l'asse 'c' (fabric “sedimentologico”), oppure avendo come riferimento “l'asse di immersione”, cioè il vettore risultante dalla somma degli assi 'a' e 'b' (fabric “archeologico”). Questi dati, elaborati con appropriati metodi statistici, permettono di giungere alla costruzione di modelli comparativi di assetto spaziale applicabili a diversi contesti deposizionali; mediante il confronto tra i diversi modelli è possibile avanzare delle ipotesi su origine, cause e dinamiche che hanno prodotto un determinato contesto archeologico. Lo studio di fabric rappresenta un metodo di analisi ampiamente utilizzato in campo geologico e sedimentologico; in ambito archeologico è stato sperimentato già a partire dagli anni '60 del XX secolo, trovando, soprattutto all'estero, una più ampia applicazione negli ultimi 15-20 anni, anche se quasi esclusivamente in contesti di epoca paleolitica. Nell'archeologia non preistorica il metodo non ha mai trovato ampia diffusione: tra i vari motivi vi è sicuramente la sproporzione tra i considerevoli tempi necessari all'analisi e l'effettivo valore dei risultati prodotti, sproporzione determinata principalmente dall'assenza di un metodo veloce nella raccolta dei dati e dalla mancanza di modelli di confronto per i risultati raggiunti. L'obiettivo del presente contributo è quello di colmare, almeno in parte, tali lacune: in questa sede, infatti, si intende proporre un metodo che consenta la raccolta rapida, l'elaborazione precisa e la visualizzazione efficace dei dati di fabric riducendo al minimo i tempi sul campo ed automatizzando il lavoro nella fase di post-scavo. Maggiore è il tempo risparmiato maggiori potranno essere i contesti analizzati; più numerosi saranno i contesti analizzati più ampia e variegata sarà la casistica dei modelli con cui confrontare l'assetto spaziale di altri depositi. A tale scopo si è ritenuto opportuno utilizzare una combinazione di software tra loro integrabili e funzionali da un lato alle analisi spaziali dall'altro alle elaborazioni statistiche: PostgreSQL-PostGIS e GRASS per la gestione e l'elaborazione del dato spaziale, ParaView per la visualizzazione tridimensionale delle componenti analizzate ed R per i calcoli statistici finali. Trattandosi di strumenti liberi ed aperti essi permettono ad altri utenti non solo di poter replicare il metodo in qualsiasi contesto, ma anche di controllare l'intero processo di elaborazione, correggendolo, integrandolo e migliorandolo. Il metodo qui proposto non è definitivo, ma in continua evoluzione: di conseguenza, questa presentazione vuole essere anche e soprattutto un'occasione per trovare aiuto, consiglio e collaborazione al fine di un miglioramento del metodo stesso.
Descrizione
Dal 25 al 27 febbraio 2009 si è svolto a Cagliari il X Meeting degli utenti italiani GRASS e GFOSS. L'evento rappresenta da dieci anni l'occasione principale in cui tutta la comunità italiana, attiva nel campo dell'informazione geografica libera, si riunisce per confrontarsi e discutere sugli sviluppi futuri nel settore. Il meeting è stato organizzato dal CRS4 (Centro di Ricerca, Sviluppo e Studi Superiori in Sardegna), con il patrocinio dell'Università degli Studi di Cagliari, di Sardegna Ricerche e dell'associazione GFOSS.it. Gli obiettivi del X Meeting comprendono la presentazione delle innovazioni GFOSS nei seguenti campi: Sviluppi e personalizzazioni di software GIS liberi; Dati geografici liberi; GFOSS per la pubblica amministrazione; Formazione, divulgazione e sensibilizzazione nel campo del software libero; Interoperabilità e standard; Informazione geografica diffusa: web 2.0, GPS, LBS, etc ; Ambiente e territorio; Telerilevamento; Applicazioni di Geostatistica
Keywords
Fabric , archeologia , dato spaziale , open source
Citazione