CRS4 Contributo a convegno
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- ItemA virtual reality cookbook. Tutorial notes(1993-06) Balaguer, Jean-Francis; Gobbetti, EnricoThis file contains the handouts of a half day tutorial that was given at the Computer Graphics International Conference held in Lausanne in 1993.
- ItemWebVideo: simple web tools for video viewing and browsing(1997) Benevento, Francesco; Gobbetti, EnricoIn this paper, we describe WebVideo, a library of simple tools for video browsing and viewing. The library offers a solid basis for developing web applications to view and browse video sequences and slide sets, as well as for distributing videos and images from real-time video sources. Since video transmission is based on a de-facto standard technology, the server-push method, remote users do not need any specific hardware or software in addition to a web browser. The tools offer an adequate support for applications where image quality and simplicity of use are more important than high frame rates and perfect audio synchronization. WebVideo is available in the public domain and has been used for over one year in applications such as distance learning, slides presentations, and Internet TV broadcasting.
- ItemA medical volume visualization system supporting head-tracked stereoscopic viewing and direct 3D interaction(1997) Zorcolo, Antonio; Pili, Piero; Gobbetti, EnricoWe have developed an experimental medical volume visualization system supporting head-tracked stereoscopic viewing registered with direct 3D interaction. Our aim is to assess the suitability of these techniques for surgical planning tasks in real medical settings. In particular, vascular surgeons examining the distal site of the aneurysmatic sack are assisted by visualizing the artery aneurysm in depth. A better understanding of such complex spatial structures is achieved by incorporatingmotion parallax and stereoscopic cues to depth perception not available from static images. Our display when positioned as a surgical table provides theimpression of looking down at the patient in a naturalistic way. With simple head motions, good positions for observing the pathology are quickly established.
- ItemRadiosity for highly tessellated models(2002-05) Spanò, Leonardo; Gobbetti, EnricoThe radiosity method is one of the methods of choice used in global illumination simulation. It is a finite element technique that is particularly well suited for computing the radiance distribution in an environment exhibiting only diffuse reflection and emission. We discuss a multiresolution implementation of the technique, that has been developed to rapidly compute radiosity solutions for scenes composed of highly tessellated models. The application context is an interactive lighting design tool being developed in the framework of the DIVERCITY project (EU-IST-13365), funded under the European IST programme (Information Society Technologies).
- ItemHardware-accelerated dynamic volume rendering for real-time surgical simulation(2004-09) Agus, Marco; Giachetti, Andrea; Gobbetti, Enrico; Zanetti, Gianluigi; Zorcolo, AntonioWe developed a direct volume rendering technique, that supports low latency real time visual feedback in parallel with physical simulation on commodity graphics platforms. In our approach, a fast approximation of the diffuse shading equation is computed on the fly by the graphics pipe-line directly from the scalar data. We do this by exploiting the possibilities offered by multi-texturing with the register combiner OpenGL extension, that provides a configurable means to determine per-pixel fragment coloring. The effectiveness of our approach, that supports a full decoupling of simulation and rendering, is demonstrated in a training system for temporal bone surgery.
- ItemInteractive rendering of massive geometric models(2005-02) Gobbetti, Enrico
- ItemIl punto sulle attività dell’associazione GFOSS.it(2009) Cavallini, Paolo; Giacomelli, Andrea
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- ItemUna soluzione WEB-GIS per la pubblicazione di dati statistici della Regione Sardegna(2009) Loddo, Sergio; Devola, LucaPer favorire la divulgazione dell’informazione statistica la Regione Autonoma della Sardegna (RAS) ha affidato all'Osservatorio Economico il compito di gestire e popolare il sito istituzionale www.sardegnastatistiche.it. A tale scopo è stato implementato un sistema di consultazione dinamica denominato “Consulta le statistiche” che, utilizzando soluzioni open source quali Symfony Framework e Geoserver, mette a disposizione dati e indicatori aggregati per argomento e temi, per area geografica e per annualità, in formato tabellare, grafico e cartografico. Questo lavoro descrive la soluzione adottata per favorire la cooperazione tra i soggetti che concorrono alla realizzazione della componente WEB-GIS di “Consulta le statistiche”. Tale realizzazione ha reso necessario da un lato il rispetto delle specifiche imposte dal Content Management System (CMS) del portale della RAS e dall’altro l’utilizzo della cartografia e dei navigatori geografici del Sistema Informativo Territoriale Regionale (SITR). Si è pertanto deciso di adottare una soluzione secondo il modello Service Oriented Architecture (SOA) che, attraverso una opportuna progettazione del Model View Controller (MVC), consente l’interazione di sistemi prodotti in domini di proprietà differenti e che al contempo si integri con il CMS della RAS. In questo modo l’applicativo WEB-GIS eroga indicatori statistici su base geografica mentre le basi informative restano nei rispettivi sistemi di produzione in modalità controllata. Per garantire l’effettiva indipendenza dei sistemi proprietari, l’Osservatorio Economico pubblica un servizio interrogabile in modalità dinamica che restituisce informazione in formato XML. E’ stato quindi disaccoppiato il presentation layer dalla logica delle classi business che utilizzano le metodologie statistiche. I contenuti statistici sono stati modellati all’interno di uno schema XML standard che viene letto e trasformato in pagine web dal CMS RAS dove risiedono i servizi in stile webservice per la generazione della cartografia di base. In particolare l’esigenza di “Consulta le statistiche” per la parte cartografica può essere riassunta nella produzione di mappe coropletiche, nell’utilizzo della cartografia del DB SITR e nella gestione dei dati statistici là dove sono prodotti ed elaborati.
- ItemAerogeneratori: un semplice tool GFOSS(2009) Minelli, A.; Marchesini, Ivan; De Rosa, P.; Casagrande, L.; Cenci, M.; Martini, E.Alcune pubbliche amministrazioni devono frequentemente stimare l'impatto ambientale di un singolo o di un gruppo di aerogeneratori che sono stati progettati/proposti per una ben definita regione. In tal caso è necessario sia considerare l'impatto visivo di ogni singolo impianto anche in relazione all'intero campo visivo di un individuo, sia simulare la presenza degli impianti sul territorio. Il tool presentato è stato ed è sviluppato per consentire una preliminare e veloce stima dei principali impatti ambientali degli aerogeneratori. Il tool è stato sviluppato, al momento, su GRASS ma si progetta di portarlo sul web.
- ItemSoluzioni open source per la business intelligence geospaziale(2009) D'Ovidio, Fabio; Villari, MatteoTipicamente le applicazioni WebGIS (o GIS) sono caratterizzate da un flusso dati unidirezionale: dalla mappa all'informazione, anche quando i dati alfanumerici sono in database esterni o forniti da servizi remoti. La tematizzazione stessa di una mappa dipende dai valori presenti nel dato cartografico, non è in alcun modo possibile eseguire interrogazioni multidimensionali (nel senso di query OLAP), né è possibile visualizzare su mappa diagrammi, indicatori e grafici per monitorare un evento. In genere l'informazione alfanumerica è "cablata" nel dato cartografico e l'interazione con sistemi esterni è limitata dalla natura stessa del dato GIS. Per Business Intelligence (BI) si intende il processo di "trasformazione di dati in conoscenza" con l'obiettivo di mettere a disposizione informazioni precise, aggiornate e significative rispetto ad un contesto di riferimento, per supportare decisioni strategiche. Per questo la BI mette a disposizione strumenti in grado di analizzare in modo efficiente elevate quantità di informazioni e individuare rapidamente i cambiamenti di ciò che s'intende monitorare per essere pronti a prendere decisioni e raggiungere gli obiettivi chiave. Tipicamente questi strumenti non dispongono di una modalità di visualizzazione cartografica dei risultati che però diventa essenziale in determinati contesti applicativi e se si desidera un impatto visivo più immediato. La componente spaziale dell'informazione digitale sta diventando sempre più dominante e ciò implica la necessità di integrare i due mondi, GIS e BI, fornendo alla BI la possibilità di visualizzare i risultati delle analisi su mappa, e alle applicazioni WebGIS (e GIS) la possibilità di utilizzare gli strumenti propri della BI. In tal modo risulterà possibile: a) visualizzare su mappa i risultati dei processi BI mono e multidimensionali, b) visualizzare su mappa grafici, indicatori e diagrammi in corrispondenza di un evento, c) tematizzare e\o modificare gli elementi cartografici in base ai valori restituiti dalla BI, d) trattare in modo nativo il tipo "geometry" ed i predicati topologici nei processi ETL ed OLAP. La presentazione intende fornire i riferimenti sullo stato dell'arte dei prodotti e dei progetti Open Source in grado di supportare, ad oggi, questa esigenza e i possibili sviluppi futuri.
- ItemAnalisi di fabric in archeologia: proposta di un metodo per la raccolta e l'elaborazione dei dati mediante GRASS, PostGIS ed R(2009) Francisci, DenisL'analisi di fabric (o dell'assetto spaziale) delle componenti di un deposito archeologico consiste, in termini generali, nella misurazione dell'orientamento di ogni singola componente rispetto ad un sistema di riferimento dato. Nello specifico: considerati 'a', 'b' e 'c', gli assi maggiore, intermedio e minore di ogni singola componente (pietra, tegola, frammento ceramico, etc.), l'analisi di fabric misura l'angolo di direzione (“bearing”) e di inclinazione (“plunge”) del piano individuato dagli assi 'a' e 'b'; i due parametri possono essere calcolati avendo come riferimento l'asse 'a' o l'asse 'c' (fabric “sedimentologico”), oppure avendo come riferimento “l'asse di immersione”, cioè il vettore risultante dalla somma degli assi 'a' e 'b' (fabric “archeologico”). Questi dati, elaborati con appropriati metodi statistici, permettono di giungere alla costruzione di modelli comparativi di assetto spaziale applicabili a diversi contesti deposizionali; mediante il confronto tra i diversi modelli è possibile avanzare delle ipotesi su origine, cause e dinamiche che hanno prodotto un determinato contesto archeologico. Lo studio di fabric rappresenta un metodo di analisi ampiamente utilizzato in campo geologico e sedimentologico; in ambito archeologico è stato sperimentato già a partire dagli anni '60 del XX secolo, trovando, soprattutto all'estero, una più ampia applicazione negli ultimi 15-20 anni, anche se quasi esclusivamente in contesti di epoca paleolitica. Nell'archeologia non preistorica il metodo non ha mai trovato ampia diffusione: tra i vari motivi vi è sicuramente la sproporzione tra i considerevoli tempi necessari all'analisi e l'effettivo valore dei risultati prodotti, sproporzione determinata principalmente dall'assenza di un metodo veloce nella raccolta dei dati e dalla mancanza di modelli di confronto per i risultati raggiunti. L'obiettivo del presente contributo è quello di colmare, almeno in parte, tali lacune: in questa sede, infatti, si intende proporre un metodo che consenta la raccolta rapida, l'elaborazione precisa e la visualizzazione efficace dei dati di fabric riducendo al minimo i tempi sul campo ed automatizzando il lavoro nella fase di post-scavo. Maggiore è il tempo risparmiato maggiori potranno essere i contesti analizzati; più numerosi saranno i contesti analizzati più ampia e variegata sarà la casistica dei modelli con cui confrontare l'assetto spaziale di altri depositi. A tale scopo si è ritenuto opportuno utilizzare una combinazione di software tra loro integrabili e funzionali da un lato alle analisi spaziali dall'altro alle elaborazioni statistiche: PostgreSQL-PostGIS e GRASS per la gestione e l'elaborazione del dato spaziale, ParaView per la visualizzazione tridimensionale delle componenti analizzate ed R per i calcoli statistici finali. Trattandosi di strumenti liberi ed aperti essi permettono ad altri utenti non solo di poter replicare il metodo in qualsiasi contesto, ma anche di controllare l'intero processo di elaborazione, correggendolo, integrandolo e migliorandolo. Il metodo qui proposto non è definitivo, ma in continua evoluzione: di conseguenza, questa presentazione vuole essere anche e soprattutto un'occasione per trovare aiuto, consiglio e collaborazione al fine di un miglioramento del metodo stesso.
- ItemEC4GPS: un sistema collaborativo per la distribuzione di dati GPS/DGPS e la valutazione dell'accuratezza dei sensori(2009) Brovelli, Maria Antonia; Tran Tho, Ha; Nguyen Thi Thanh, ThuyProposito del sistema sviluppato è quello di offrire un ambiente collaborativo internetGIS nel quale le persone possano condividere e valutare l'accuratezza delle osservazioni GPS raccolte. Negli ultimi anni e sempre più ora, molte persone utilizzano la tecnologia GPS per la loro localizzazione o per georeferenziare entità e fenomeni. Sfortunatamente nella gran parte dei casi, si hanno poche o nessuna informazione riguardo all'accuratezza delle misure eseguite. Il sistema è stato sviluppato in modo tale che, grazie a un'interfaccia web, degli utenti esperti possono distribuire dati DGPS caratterizzati da un'elevata accuratezza. Tali dati corrispondono a posizioni di punti o di percorsi (punti di controllo e campi di calibrazione) e hanno un'accuratezza dell'ordine di pochi centimetri (le misure sono eseguite in modalità differenziale con ricevitori GPS geodetici). Tali dati sono considerati come riferimento (“verità a terra”) dal sistema. Gli utenti comuni potranno avere quindi una valutazione dell'accuratezza dei ricevitori di basso livello di cui dispongono semplicemente effettuando misure negli stessi punti o lungo gli stessi percorsi misurati dagli utenti esperti. L' elaborazione automatica da parte del sistema di tali misure GPS porterà ad un indice di qualità del ricevitore. Per la presentazione del dato e dei calcoli, alcune carte interattive vengono dinamicamente generate. Inoltre il sistema archivia le accuratezze dei vari ricevitori in modo tale da poter poi avere statistiche generali sui singoli prodotti. Gli utenti possono caricare nel sistema dati in formato NMEA e GPX. La combinazione di PostgreSQL, PostGIS e PHP MapScript crea un meccanismo di produzione interattivo delle carte per presentare dinamicamente i dati GPS. OpenLayers è utilizzato come una delle componenti chiave per l'interfaccia web. Il sistema inoltre utilizza Google map come background robusto nel caso non siano disponibili altre informazioni cartografiche nella zona di interesse. Il software è installato su un server del Politecnico di Milano – Campus Como- Italia (http://geomap.como.polimi.it:8080/gisgps/).
- ItemModello numerico in GRASS per la creazione di mappe di inondazione in caso di rottura di dighe(2009) Marzocchi, Roberto; Cannata, Massimiliano
- ItemSemantica dei dati ambientali(2009) Valera, PaoloUna caratterizzazione geochimico-ambientale non ha significato se ci si ferma alla sola georeferenziazione dei risultati analitici dei campioni, è fondamentale che le varie fasi, dalla campionatura all’elaborazione dei dati, passando per la finalizzazione dei campioni, siano condotte rispettando metodiche valide e internazionalmente riconosciute. Uno dei sistemi più proficui è stata la realizzazione di software molto semplici, realizzati anche attraverso basic, fortran e qbasic e aggiornati nel tempo, che consentissero la trasformazione di estensione attraverso l’estrazione di informazioni dai files originari. Attualmente, nei campi di ricerca che trattano i dati geografici, la tendenza è il graduale passaggio dal software proprietario all’open source. Tale tendenza permetterà, in un futuro molto prossimo, di integrare i programmi di estrazione dei dati, direttamente nei software geografici open source, quali GRASS, gvSIG, ecc.
- ItemIl software libero e il GIS(2009) Concas, Giulio
- ItemOpenDiViSe (Discovery and view services): un prototipo di infrastruttura aperta per la Lombardia(2009) Beretta, Michele; Brovelli, Maria Antonia; Negretti, Marco
- ItemMapFish: a WebGIS 2.0 framework, toolkit to build rich client WebGIS(2009) Jonglez, DavidMapFish is an open-source development framework for building web-mapping applications. MapFish is based on the OpenLayers API and the Geoextension of Ext library, and extends the Pylons general-purpose web development framework with geo-specific functionnalities. This presentation first describes what the MapFish development frameworkprovides and how it can help developers implement rich web-mapping applications. It then demonstrates through real web-mapping realizations what can be achieved using MapFish : Geo Business Intelligence applications, 2D/3D data visualization, on/off line data edition, advanced vectorial print functionnalities, advanced administration suite to build WebGIS applications from scratch, etc. In particular, the web-mapping application for the UN Refugee Agency (UNHCR) and a Regional Spatial Data Infrastructure will be demonstrated.
- ItemUtilizzo del SW aperto e libero nel Sistema Informativo Territoriale della Regione Sardegna(2009) Manigas, Luisa; Beneventi, Michele
- ItemOpen source integration engines for safer hospitals. A case study(2011) Triunfo, Riccardo; Sulis, Alessandro; Frexia, FrancescaIn the speech it will be presented a case study of a software integration engine based on open-source tools running in the biggest hospital of Sardinia, one of Italian regions: the implemented application is focused on ADT, Radiology and Laboratory data exchange. The general objective of the project is to enforce patient security through the use of integrated software products, the availability of homogeneous clinical data ad an easier access to medical records for administrative and medical personnel involved in the entire care process. The main objective is to drastically reduce human errors in repetitive processes through the use of modern integration engines and international standards.
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